Da sempre l’uomo cerca di opporsi al disordine del mondo
tracciando sentieri, catalogando specie naturali, archiviando documenti.
Ma tutto il reale è costituito di atomi: ordinare ha
sempre significato distribuire fisicamente gli oggetti.
Questo fino all’arrivo del bit: la prima unità di
informazione non legata allo spazio.
Ora la stessa canzone può essere inclusa in più playlist,
una sola foto essere individuata da centinaia di TAG e una pagina web è
raggiungibile seguendo infiniti percorsi.
Questo disordine digitale cambierà non solo le nostre
abitudini quotidiane, ma il modo stesso di concepire la realtà: David
Weinberger, con un saggio illuminante, ci mostra come questa svolta ci condurrà
al prossimo passo sulla strada dell’evoluzione.